L'artemia salina è il cibo vivo più conosciuto dagli acquariofili. Spesso l'artemia salina viene nominato dagli appassionati come indispensabile fonte alimentare per avannotti e larve di molte specie allevate e riprodotte in acquario. Il breve articolo elettronico gratuito (e-book) spiega la procedura migliore per decapsulare le uova (cisti) di artemia con semplici prodotti comunemente tenuti in casa. La facile e veloce procedura permette di aumentare la percentuale di schiusa e di offrire piccole prede, i nauplii, a più alto valore nutritivo senza la preoccupazione dei "gusci vuoti" che potrebbero dare problemi intestinali.
Un tratto del testo che puoi scaricare gratuitamente
Le cisti di Artemia sono usate in tutto il mondo come alimento per gli avannotti di pesci marini negli allevamenti. Queste uova sono delle vere e proprie cisti che, se vengono tenute all'asciutto, possono rimanere dormienti per anni prima di schiudersi. Quando le uova vengono immerse in acqua salata ad almeno >20 ppm, il processo di sviluppo inizia. La schiusa delle uova non produce solo i nauplii, ma anche gusci vuoti dai quali nascono e una quota di cisti che non si sono schiuse e non schiuderanno. Tutti i prodotti buoni e di scarto sono mescolati nel contenitore di schiusa. Le cisti non schiuse e i gusci vuoti devono essere separati dai nauplii per non essere somministrati alle larve dei pesci che non possono digerirli. Se le larve mangiassero qualche ciste o pezzi di guscio il loro tratto intestinale si bloccherebbe causando la morte dell'animale. Il processo di decantazione per separare i gusci e le cisti non schiuse dai nauplii richiede molto tempo e il risultato non è mai sicuro.